Il segno e il suono. La gatta Cenerentola di Roberto De Simone – Annamaria Sapienza
Nel 1976 il compositore-regista Roberto De Simone coglie l’occasione per far confluire nella sua solida esperienza musicale di stampo ‘accademico’ le competenze maturate nell’ambito della ricerca antropologica. L’autore ha uno scopo preciso: rappresentare l’immaginario collettivo, mettendo in primo piano il tessuto onirico e fantastico del patrimonio popolare. L’obiettivo è quello di riscattare la ‘napoletanità’ dal folklore più nocivo, riscoprendo una ricchezza culturale ‘rimossa’. De Simone punta infatti al superamento del vestito folklorico imposto dalla cultura borghese allo spettacolo di matrice popolare, svuotato dei suoi significati profondi e arcaici, rivendicando il diritto a compiere un’individuale rivoluzione rappresentativa che non mira ad azzerare le forme ‘classiche’ del teatro, ma piuttosto a riadattarle e a reinventarle per attivare un processo creativo originale.